È sbarcata per la prima volta in laguna Mirandolina – quindicesimo titolo della Stagione Lirica e Balletto 2015-2016 della Fondazione Teatro La Fenice –, opera comica in tre atti, tredicesimo e penultimo lavoro per il teatro di Bohuslav Martinů su libretto prodotto in italiano dallo stesso compositore ceco, che lo trasse dalla Locandiera di Carlo Goldoni, la commedia più celebre e amata dell’autore veneziano, che ha ispirato, in ogni tempo, opere liriche (basti citare quelle di Antonio Salieri e di Giovanni Simone Mayr) e film, per non parlare delle varie edizioni televisive della commedia (strepitosa quella con Carla Gravina e Pino Micol per la regia di Giancarlo Cobelli). La trasposizione di Martinů nasce a metà del ventesimo secolo: la sua composizione risale al 1953, anno in cui si presentò al musicista ceco un’occasione propizia: la borsa di studio conferitagli dalla Fondazione Guggenheim.
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FIRENZE, TEATRO GOLDONI: “HÄNSEL E GRETEL”
VENEZIA, TEATRO MALIBRAN: “IL DIARIO DI UNO SCOMPARSO” E “LA VOIX HUMAINE”
Il dittico Janáček-Poulenc, penultimo titolo della stagione lirica 2014-2015 – una nuova produzione della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia – va attualmente in scena al Teatro Malibran, o, per meglio dire, nell’Atelier Malibran, il laboratorio permanente, di produzione e sperimentazione, fucina di idee e di talenti, sotto l’egida del Gran Teatro La Fenice. Quanto allo spettacolo di cui ci occupiamo, la regia è affidata, per entrambi i titoli, a Gianmaria Aliverta, un giovane talento, convinto sostenitore dell’opera “low cost”, che ha già all’attivo diversi allestimenti, realizzati non su commissione di teatri lirici, ma in proprio, autofinanziandosi, grazie al denaro guadagnato come cameriere in una pizzeria. Continua a leggere
MARTINA FRANCA, FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA 2015: “L’INCORONAZIONE DI POPPEA”
Per la quarantunesima edizione del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca il consueto workshop dell’Accademia del belcanto “Rodolfo Celletti” ha incrementato le proprie ambizioni proponendo una riduzione-revisione dell’Incoronazione di Poppea di Monteverdi ad opera di Gianmaria Aliverta. Del libretto originario di Busenello Aliverta, qui regista e ideatore della scenografia (realizzata poi da Raffaele Montesano), ha integralmente espunto sette scene (I.7, 11-12; II.5-6,8,13), eliminando alcuni personaggi secondari (Lucano, un liberto, un littore, consoli e tribuni, il valletto e la damigella); ha tagliato un buon numero di versi in una decina di scene; ha inglobato le otto scene del terzo atto nel secondo; ha infine operato alcuni spostamenti di scene: il più significativo quello che ha fatto risalire in seconda posizione (I.2) la scena finale del primo atto con Ottone e Drusilla (I.13) che in tal modo hanno assunto un inedito peso drammatico.