Divenuto ormai appuntamento fisso ad ogni inizio primavera e sempre nel ricordo di Francesco, le produzioni di punta di VoceAllOpera, “migrano” in cascina.

Grazie all’”Angelo Custode” di questa giovane e volonterosa associazione, Dottoressa Maria Candida Morosini, che apre la sua proprietà di Cascina Paù nei pressi di Rosate (MI), anche quest’anno Gianmaria Aliverta ha avuto l’occasione di traslocarvi il “Barbiere di Siviglia” di Giovanni Paisiello già andato in scena allo Spazio Teatro 89 di Milano e già recensito su questa testata nel febbraio scorso.

Il cast che si è esibito è il medesimo delle recite del febbraio scorso se si fa eccezione per la sostituzione del ruolo di Figaro che questa volta è stato affidato a Jaime Eduardo Pialli. Il cantante si è ben amalgamato con il resto del cast, già rodato, fornendo una buona prova sia dal punto di vista attoriale che vocale, esibendo un ragguardevole volume di voce e una discreta tecnica. Forse sarebbe stata auspicabile qualche dinamica in più dal punto di vista interpretativo.

Si confermano le impressioni già fornite nella scorsa recensione per quanto riguarda gli altri cantanti: adeguata la Rosina di Graziana Palazzomolto spigliata scenicamente; buona la prestazione del Conte di Almaviva di Néstor Losán, che conferma di avere una emissione omogenea e una linea canto elegante. Anche in questa occasione il Don Alonso personal trainer di Qi Gong ha suscitato l’ilarità del pubblico presente. Come hanno fatto del resto Gabriele Faccialà e Maurizio De Valerio nei rispettivi ruoli dello Svegliato e di un Giovanotto al loro ingresso sul lettino da infante.

Ottima prova infine di Luca Simonetti /Bartolo in possesso anche lui di voce ben proiettata, sonora e tecnicamente solida e di Luca Vianello alias Basilio alias Zucchero (perchè così concepito dalla vulcanica mente di Gianmaria Aliverta, vista la effettiva somiglianza con il cantante pop) vocalmente ben preparato.

Fondamentale l’apporto di costumi di Sara Marcucci.

Ha ottimamente accompagnato al pianoforte la performance, Fabio Maggio sulla cui testa, alla fine dell’esibizione, sono comparsi ancora i due ballonzolanti cuoricini verdi fosforescenti.

Un gradevolissimo pomeriggio di musica per tutti i presenti condito, come sempre, dalla superlativa ospitalità e accoglienza della Contessa Morosini.

Susanna Toffaloni su Operaclick

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